Introduzione alla letteratura latina

appunti di 3a

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  1. *la_debbO*
     
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    Contesto storico:
    Periodo difficile per Roma dalla dittatura di Silla (80 a.C.) alla morte di Cesare (44 a.C.): scontri tra bande armati e vere e proprie guerre civili.
    Numerose furono le figure di scrittori di rilievo, come Catullo e i neòteroi, Lucrezio, Cesare, Cicerone, Sallustio e Varrone.
    Pompeo magno, uomo politico a cui facevano riferimento gli optimates (partito senatorio), liberò il Mediterraneo dai pirati. Il suo rivale, Gaio Giulio Cesare, era il leader dei populares (partito democratico) e acquistò potere.
    C’era scontento tra tutti, perché mai si era visto a Roma tanto contrasto tra la ricchezza di una minoranza e l’estrema povertà della grande maggioranza della popolazione.
    Lucio Sergio Catilina, nobile di alto ingegno ma scarsa moralità, aspirava alla conquista del potere.
    Ordì una congiura nel 63 a.C., ma Cicerone svelò ufficialmente in senato i piani dell’avversario politico che quindi fuggì.
    Cicerone fece arrestare cinque capi della congiura rimasti in città e il senato li condannò a morte.
    Lo scontro decisivo tra l’esercito di Catilina e le truppe romane avvenne sull’Appenino pistoiese: Catilina morì e con lui fallì il tentativo rivoluzionario (62 a.C.).
    Cesare si alleò con Marco Licinio Crasso e Pompeo creando il primo triumvirato (60 a.C.).
    Cesare ottenne il comando militare della Gallia transalpina, con cui gettò le basi del suo potere personale e del futuro principato.
    La morte di Crasso pose Pompeo e Cesare in aperto conflitto: guerra civile del 49 a.C.
    Il casus belli fu la traversata di Cesare del Rubicone.
    Il senato era dalla parte di Pompeo.
    La battaglia decisiva, nel 48 a.C., avvenne in Tessaglia, nella pianura di Farsalo. Cesare vinse e venne eletto dittatore a vita, ma poi venne assassinato da una congiura nel 44 a.C.
    Marco Antonio, Lepido e Ottaviano formarono il secondo triumvirato nel 43 a.C. fecero subito assassinare tutti gli oppositori, tra cui Cicerone.
    Lepido viene eliminato dal triumvirato e Ottaviano vince Antonio nella battaglia di Azio (31 a.C.).
    Iniziava l’era dell’impero.

    I poetae novi:
    Si era formato attorno a Quinto Lutazio Catulo un “circolo” di poeti e di grammatici di tendenze del tutto innovative rispetto al circolo degli scipioni e in contrasto aperto con la tradizione romana.
    Questi vengono definiti “preneoterei”, precursori dei neoteroi (Catullo e altri).
    Levio Melisso fu una personalità di spicco del circolo lutaziano; autore di diversi libri di poesie ispirati alla poesia erotica ellenistica.
    La poesia lirica è così definita dalla “lira”, con cui si accompagnavano le recitazioni poetiche. La grande novità della poesia lirica risale alla produzione ellenistica di Callimaco di Cirene, autore di inni alle divinità, epigrammi (versi ironici), epilli (brevi poesie epiche) e soprattutto elegie (caratterizzate dall’espressione di sentimenti soggettivi).

    Aspetti della lirica latina:
    1) soggettività del contenuto: il poeta non scrive più con finalità etico-sociale, ma per svago, per hotium. La poesia è volta a delectare;
    2) brevità dei componimenti poetici: rifiuto dei lunghi e ampollosi poemi epici, in quanto solo nei testi brevi è possibile curare veramente eleganza e bellezza formale;
    3) straordinaria cura formale (grazie al continuo labor limae, lavoro di rifinitura): vero e proprio culto per la bellezza formale;
    4) grande erudizione mitologica, velo che lascia trasparire i propri sentimenti.
     
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