La guerra e l'ospitalità presso i Germani

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  1. ^uPPoLa^
     
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    6.XXIII. De vitae consuetudinibus.
    Civitatibus maxima laus est quam latissime circum se vastatis finibus solitudines habere. hoc proprium virtutis existimant, expulsos agris finitimos cedere neque quemquam prope se audere consistere.
    Simul hoc se fore tutiores arbitrantur, repentinae incursionis timore sublato.
    Cum bellum civitas aut inlatum defendit aut infert, magistratus qui ei bello praesint et vitae necisque habeant potestatem deliguntur.
    In pace nullus est communis magistratus, sed principes regionum atque pagorum inter
    suos ius dicunt controversiasque minuunt. latrocinia nullam habent infamiam quae extra fines cuiusque civitatis fiunt, atque ea iuventutis exercendae ac desidiae minuendae causa fieri praedicant.
    Atque ubi quis ex principibus in concilio dixit se ducem fore, qui sequi velint,
    profiteantur, consurgunt ii qui et causam et hominem probant, suumque auxilium pollicentur atque a multitudine conlaudantur;
    qui ex his secuti non sunt, in desertorum ac proditorum numero ducuntur, omniumque his
    rerum postea fides derogatur.
    Hospitem violare fas non putant;
    qui quacumque de causa ad eos venerunt, ab iniuria prohibent sanctosque habent, hisque omnium domus patent victusque communicatur.

    Per le nazioni è massima gloria è che essi abbiano attorno il più ampiamente possibile, devastati i territori, dei deserti. Questo stimano proprio del valore, che i confinanti espulsi si ritirino dai campi r che nessuno osi fermarsi vicino a loro.
    Con questo insieme pensano che saranno più sicuri, tolto il timore di un improvviso assalto.
    Quando la nazione o s'oppone ad una guerra dichiarata o la dichiara, vengono scelti magistrati che presiedano a quella guerra ed abbiano il potere di vita e di morte.
    In pace non c'è nessun magistrato comune, ma i capi delle regioni e dei villaggi amministrano la giustizia tra i loro e riducono le controversie. Le rapine non hanno nessuna infamia, quelle (però) che siano fatte fuori dei territori di ogni nazione, e proclamano che si facciano per esercitare la gioventù e diminuire la pigrizia.
    Ma quando uno tra i capi ha detto in assemblea che sarà comandante (d'una spedizione) e quelli che vogliono seguirlo lo dichiarino, si alzano quelli che approvano la causa e la persona e promettono il loro aiuto e sono approvati dalla folla;
    quelli tra loro che non l'anno seguito sono considerati nel novero dei disertori e traditori, ed in seguito a questi è tolta il credito di tutte le cose.
    Credono sacrilego violare l'ospite; quelli che per qualunque motivo sono arrivati da loro, li difendono da danno e li considerano sacri, per questi le case di tutti sono aperte e viene condiviso il vitto.
     
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  2. ^uPPoLa^
     
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    piu' decente...

    Per le città è un grandissimo merito avere territori deserti intorno a sé il più estesamente possibile, dopo aver devastato le terre. Stimano che ciò sia proprio del valore, cioè che si allontanino i popoli vicini cacciati dai campi, e che nessuno osi di stabilirsi vicino a loro; con ciò nello stesso tempo ritengono che saranno più sicuri, eliminato il timore di un'improvvisa incursione. Quando un popolo o si difende da una guerra mossagli o la muove, vengono eletti dei magistrati che siano a capo di quella guerra ed abbiano potere di vita e di morte. In tempo di pace non c'è alcun magistrato comune, ma i capi delle regioni e dei villaggi amministrano la giustizia e sminuiscono le controversie fra loro. Nessun disonore portano con sé le razzie che avvengono oltre i confini di quel popolo, e vanno dicendo che quelle avvengono per esercitare la gioventù e per combattere la pigrizia. E quando uno dei capi dice all'assemblea che sarà capo di quella spedizione, e chi lo vuole seguire dichiara questo, si alzano quelli che accettano sia il pretesto che l'uomo e promettono il proprio aiuto e sono lodati dalla moltitudine; ma quelli tra costoro che non lo hanno seguito sono annoverati nel numero dei disertori e dei traditori e in seguito vengono del tutto screditati. Non considerano lecito offendere un ospite, e difendono dalle offese quelli che sono venuti da loro per qualunque motivo, e li considerano sacri e a questi sono aperte le case di tutti, ed è messo in comune il vitto.
     
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  3. Joiltcror
     
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    Greetings All! I am new to this forum. Just wanted to greet you :)
     
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2 replies since 20/1/2008, 18:37   6579 views
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